FAQ

Di epilessia si può morire ?

L’epilessia è considerata una condizione a basso indice di mortalità.   Il tasso di mortalità è maggiore negli uomini rispetto alle donne, maggiore prima dei 40 anni di età e minore dopo i 75 anni, più alto nei Soggetti con epilessie miocloniche e poco differente dallo standard della popolazione normale per le epilessie con crisi di assenza. Le cause più comuni di morte nei Soggetti epilettici sono: le infezioni respiratorie (broncopolmoniti) specialmente negli anziani, tumori, traumi, lo Stato di Male Epilettico (circa il 10% dei casi di morte) e gli incidenti conseguenti alle crisi (annegamento, ferite a causa di cadute, ecc.) Esiste poi un evento definito come “morte improvvisa ed inattesa in corso di epilessia” le cui vere cause sono ancora sconosciute e che colpisce maggiormente i Soggetti di età compresa tra i 20 e i 40 anni.

L’epilessia è una malattia mentale ?

L’epilessia non è una malattia della mente come invece ancora crede circa il 50% della popolazione. E’ una malattia neurologica, esattamente come altre malattie del Sistema Nervoso Centrale, riconosciuta tale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In circa il 25% delle persone con epilessia, si possono riscontrare dei disturbi psichici lievi e transitori di tipo emotivo e nevrotico di vario grado (ad esempio depressione) causati dall’ansia, dal timore di crisi improvvise e imprevedibili e non ultimo dallo ”stigma” sociale che accompagna il loro vissuto. L’epilessia quindi può coesistere con disturbi di natura varia, come nello stesso modo una cardiopatia o il diabete può coesistere con disturbi mentali. I disturbi psichici, a causa dell’aggravarsi della patologia associata all’epilessia, possono raggiungere forme più severe tali anche da configurare vere e proprie turbe psichiatriche.

Sono epilettica: posso sposarmi ?

L’epilessia non costituisce un impedimento al matrimonio. Riteniamo giusto che la persona con epilessia informi il partner del proprio stato, sulla frequenza delle crisi e sulla sua possibile minore fertilità.

Sono epilettica: i miei figli saranno epilettici? L’epilessia è ereditaria ?

Più che di ereditarietà si dovrebbe parlare di rischio di trasmissione o di familiarità. E’ una questione molto dibattuta e con conclusioni non del tutto omogenee. Si ritiene che nelle epilessie tipo Piccolo Male, Grande Male, Miocloniche dell’infanzia e nell’Epilessia a Punte Rolandiche il rischio di trasmissione tra genitori e figli sia circa il 10% tra padre e figlio e del 15% tra madre e figlio . Secondo una ricerca di Regesta e Altri (1991) la percentuale di familiarità risulta del 17,1% nell’ambito delle stesse forme. Una recentissima ricerca del Dipartimento di Neuroscienza dell’Università di Torino ha evidenziato una familiarità del 10,5% sul totale delle forme epilettiche e, in particolare per le Epilessie Generalizzate il 18,2%, e per le Parziali Idiopatiche l’ 8%. Altri studi dimostrano che se la madre è epilettica il rischio di generare un bambino epilettico è di circa il 6%; se è il padre il rischio si dimezza al 3%. Se entrambi i genitori sono epilettici il rischio è del 5%.


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Qual è il miglior farmaco per l'epilessia?Il valproato è un farmaco particolarmente efficace nell'inibizione di diverse forme di epilessia, poiché ha pochi effetti collaterali e non ha effetto sedativo secondario.

Qual è la forma di epilessia più grave?

 
Convulsioni tonico-cloniche, rappresentano il tipo più grave di crisi epilettica. In passato erano chiamate crisi di grande male. Durano qualche minuto e sono caratterizzate da una fase di contrazione intensa e da convulsioni del corpo, degli arti e del viso.

 
 

Cosa può scaturire una crisi epilettica?

Le cause possono essere genetiche o secondarie ad alterazioni e lesioni cerebrali che derivano da ictus, lesioni tumorali, infezioni o traumi, abuso di alcolici o sostanze stupefacenti.