I bambini dopo vent'anni

Un Centro per l’ epilessia dell’età evolutiva, che studia e assiste i casi di epilessia che insorgono nell’ infanzia e nell’ adolescenza, ha spesso la possibilità di seguire i pazienti anche nelle età successive sia che questi siano guariti sia che presentino ancora crisi o altri problemi. Non vi è dubbio che molti soggetti che si perdono di vista, soprattutto quando si tratta di pazienti guariti, per cui non è possibile realizzare su quelli che restano, uno studio epidemiologico-statistico. Tuttavia le osservazioni che si possono fare consentono interessanti considerazioni, soprattutto perché sono dati relativi a 605 soggetti, seguiti per almeno 20 anni, a partire dall’ esordio delle crisi, avvenuto comunque in età pediatrica.

Attualmente 293 soggetti (il 48%) presentano ancora crisi: generalmente in numero minore di quanto avveniva in età evolutiva. Scomponendo il gruppo, troviamo sia casi che sono sempre stati farmacoresistenti, sia casi che avevano avuto remissioni, anche prolungate. In una parte di questi ultimi casi era stata sospesa o ridotta la terapia, con recidiva delle crisi dopo intervalli variabili. Quando le crisi si sono ripresentate a lunga distanza (anni) le loro caratteristiche non sempre sono state le stesse delle crisi precedenti. 281 soggetti (il 46%) sono attualmente senza crisi e fuori terapia da molti anni e possono considerarsi guariti. La normalizzazione si è verificata rapidamente (entro un anno) nella metà di questi casi, più lentamente negli altri. Pochi soggetti (31) sono ancora in trattamento pur essendo liberi da crisi da almeno tre anni.

Di un buon numero di soggetti (239 senza crisi e 135 farmaco-resistenti) abbiamo dati concernenti le eventuali sequele neurologiche, il ritardo mentale, i disturbi del comportamento e la qualità di vita in genere. Problemi neuropsichici gravi si osservano nel 10%, problemi minori nel 40%. A questo proposito si deve osservare che sono spesso questi problemi a indurre i pazienti a continuare i controlli, anche se essi non hanno più crisi, mentre chi non ha questi problemi generalmente interrompe i contatti col Centro. Comunque due terzi dei soggetti senza crisi da noi controllati non accusano alcun disturbo. Inoltre nei soggetti che hanno presentato epilessie cosiddette benigne (piccolo male dell’ infanzia, epilessia mioclonica dell’adolescenza, epilessie parziali benigne, ecc.) non risultano mai deficit importanti e sono rari anche i disturbi del comportamento, mentre è buona la capacità lavorativa e professionale; molti i matrimoni e le gravidanze.

Un’ altra osservazione interessante è che i controlli a lungo termine consentono di appurare che anche nei casi con lesioni cerebrali (cui ovviamente corrispondono deficit psico-motori) è possibile arrivare alla scomparsa degli accessi (verificata in un terzo dei soggetti).

Si sempre sincero anche se avrai sempre pochi amici, perchè è pur vero che saranno quelli giusti.

 

Sono solo due le parole che ti aprono tutte le porte della vita. Spingi e tira.

 

Viaggiando alla scoperta dei paesi, troverai il continente di te stesso.

Sondaggio

E' stato utile quest'articolo?

Si, molto (9)
69%

No, per niente (4)
31%

Voti totali: 13

Lasciami solo
mia invadente compagna di viaggio.

Lasciami vivere
senza paure.

Lasciami camminare
senza farmi cadere.

Lasciami.......
........epilessia.