Una revisione delle interazioni farmaco-farmaco del farmaco antiepilettico Brivaracetam (Briviact®)

Brivaracetam è un farmaco antiepilettico indicato per il trattamento delle crisi focali, con maggiore sicurezza e tollerabilità rispetto a quelli di prima generazione. Il brivaracetam si lega con elevata affinità alla proteina della vescicola sinaptica 2A, una proteina situata sulla superficie delle cellule nervose nel cervello, che conferisce la sua attività antigelo. Brivaracetam è rapidamente assorbito, ampiamente metabolizzato e presenta una farmacocinetica lineare e proporzionale alla dose a dosi terapeutiche. Il brivaracetam non interagisce con la maggior parte degli enzimi metabolizzanti e dei trasportatori di farmaci e pertanto non interferisce con i farmaci che utilizzano queste vie metaboliche.

Il profilo farmacocinetico favorevole di brivaracetam e la mancanza di interazioni farmaco - farmaco clinicamente rilevanti i contraccettivi orali comunemente prescritti consente la somministrazione senza aggiustamento della dose ed evita potenziali eventi avversi derivanti dalla ridotta efficacia o contraccettivo orale a causa di un'interazione farmaco - farmaco. È stato segnalato che pochi agenti influenzano la farmacocinetica di brivaracetam.

I potenti che inducono gli enzimi carbamazepina (Tegretol®), fenitoina (Dilantin®) e primidone (Mysoline®), insieme al suo metabolita fenobarbital, hanno dimostrato di ridurre moderatamente le concentrazioni plasmatiche di brivaracetam, senza necessità di aggiustamento della dose di brivaracetam. Si deve prendere in considerazione l'aggiustamento della dose quando brivaracetam è somministrato in concomitanza con il più potente induttore enzimatico, la rifampicina (Rifadin). Inoltre, si deve usare cautela quando si aggiunge o si termina il trattamento con l'induttore enzimatico forte, l'erba di San Giovanni. In sintesi, brivaracetam (50-200 mg / die) ha un profilo farmaco-cinetico favorevole ed è associato a poche interazioni farmaco-farmaco clinicamente rilevanti.