Trapianto di interneuroni: una potenziale terapia chirurgica per l'epilessia medicamente refrattaria

11.04.2020 20:16

Lo squilibrio eccitatorio-inibitorio è fondamentale per la fisiopatologia dell'epilessia. Le attuali terapie chirurgiche per l'epilessia, come resezione cerebrale, ablazione laser e neurostimolazione, mirano a reti epilettiche su scale macroscopiche, senza correggere direttamente le aberrazioni a livello di circuito responsabili delle convulsioni.

Il trapianto di interneuroni corticali inibitori rappresenta un nuovo metodo neurobiologico per modificare i circuiti neuronali riceventi in modo fisiologicamente correttivo. Gli interneuroni immaturi trapiantati sono stati trovati a disperdersi nel tessuto cerebrale funzionale del ricevente, dove sviluppano morfologie strutturali elaborate, esprimono marcatori istochimici di interneuroni maturi e formano sinapsi inibitorie funzionali sui neuroni riceventi. Gli interneuroni trapiantati aumentano anche l'inibizione sinaptica e alterano la sincronia della rete neurale ricevente, due processi fisiologici interrotti in varie epilessie.

Nei modelli di epilessia dei roditori, il trapianto di interneurone corregge i fenotipi convulsivi del ricevente e le anomalie comportamentali associate. Pertanto, il trapianto di interneuroni può rappresentare un nuovo approccio neurobiologico al trattamento chirurgico dell'epilessia umana. Qui, gli autori descrivono le basi precliniche per l'applicazione del trapianto di interneuroni all'epilessia umana, discutono le sue potenziali applicazioni cliniche e considerano gli ostacoli traslazionali al suo sviluppo come terapia chirurgica.