Le convulsioni possono essere previste più di 30 minuti prima dell'esordio nei pazienti con epilessia del lobo temporale

12.08.2023 16:21

"La capacità di prevedere le crisi prima che si verifichino è un importante passo avanti nel campo della ricerca sull'epilessia". "Questi risultati sono significativi perché si potrebbero sviluppare terapie più efficaci per l'epilessia, che potrebbero migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti che soffrono di questa condizione".

La chirurgia è un trattamento comune per molti pazienti con epilessia. Ma quando le convulsioni colpiscono aree più grandi del cervello, la rimozione chirurgica di una parte del cervello non è un'opzione. La terapia di neuromodulazione potrebbe offrire una soluzione alternativa per i pazienti con questi attacchi.

Precedenti studi sull'elettroencefalografia continua (EEG) - la misurazione e la registrazione dell'attività elettrica in diverse parti del cervello - hanno suggerito che le convulsioni nelle persone con epilessie ad esordio focale tendono a verificarsi durante periodi di rischio elevato, rappresentato da attività cerebrali patologiche note come "stati pro-ictali". Il rilevamento basato sull'EEG degli stati pro-ictali è fondamentale per il successo della neuromodulazione adattativa, con il rilevamento precoce delle crisi che consente l'applicazione terapeutica degli elettrodi alla zona di insorgenza delle crisi del cervello e al talamo.