ictus, traumi cerebrali, infezioni
Secondo i dati dell’OMS quasi un milione di persone nel mondo, ogni anno, sviluppano epilessia in seguito a l’ictus, traumi cerebrali, infezioni, esposizione ad agenti tossici e ipossia. Purtroppo però per questi individui ancora oggi non è possibile intervenire in alcun modo dal momento che da un lato non esistono terapie in grado di prevenire l’insorgenza, dall’altro non ci sono esami specifici che indichino un imminente sviluppo della malattia.
Uno scenario che forse cambierà radicalmente grazie ad uno studio in parte italiano, opera degli scienziati dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche «Mario Negri» di Milano, pubblicato dalla rivista Scientific Report. A loro va il merito di aver trovato per la prima volta nell’elettroencefalogramma un marcatore utile per sviluppare terapie volte a prevenire l’epilessia.