Come si manifestano
Le manifestazioni motorie includono:
Movimenti ripetitivi e involontari dell’arto opposto all’area cerebrale da cui parte la scarica; deviazione degli occhi e della testa verso il lato opposto all’emisfero in cui si produce la scarica; paralisi transitoria di una parte del corpo;
A sintomatologia complessa:
Sono forme di epilessia psicomotoria con perdita o restrizione della coscienza. La perdita di coscienza può essere la sola manifestazione, ma si possono avere anche sintomi di tipo cognitivo. Nel secondo caso il paziente può sperimentare: disturbi della memoria, come pensieri forzati o stato sognante; illusioni o allucinazioni uditive, visive, olfattive; movimenti automatici, come masticare, vestirsi, camminare; sentimenti di paura, rabbia o gioia intensa.
Durante la crisi il paziente perde il contatto con l’ambiente circostante e dopo, in genere, non ricorda ciò che è successo
Secondariamente generalizzate:
Crisi che cominciano come parziali ma poi si generalizzano assumendo l’aspetto delle crisi tonico-cloniche del grande male. Spesso sono gli attacchi parziali elementari che si propagano coinvolgendo entrambi gli emisferi cerebrali.
Crisi generalizzate:
Dette anche crisi bilaterali e simmetriche, o crisi ad inizio non focale, perché coinvolgono contemporaneamente e simmetricamente ampie aree cerebrali. La loro origine è considerata centro-encefalica perché, di solito, non si trova un focus o una lesione localizzata da cui partono le scariche nervose. Le crisi possono presentarsi in molte forme diverse, che hanno originato la seguente sotto-classificazione, tuttavia le varie tipologie possono presentarsi nello stesso paziente, in alternanza o in epoche diverse della vita.
Crisi di grande male:
Fase tonica: brusca perdita di coscienza durante la quale l’intero corpo si irrigidisce in estensione e il paziente cade a terra, è temporaneamente apnoico e tachicardico. Dura 15-20 secondi e può essere preceduta da brevi mioclonie diffuse.
Crisi di piccolo male:
Si tratta di una forma di epilessia generalizzata ma non convulsiva:
Il paziente subisce una brusca sospensione delle funzioni psichiche corpo si irrigidisce in estensione e il paziente cade a terra, è temporaneamente apnoico e tachicardico. Dura 15-20 secondi e può essere preceduta da brevi mioclonie diffuse.
Fase clonica:
Si manifestano movimenti clonici a carico del capo, del tronco e degli arti. La frequenza delle contrazioni decresce progressivamente fino a scomparire entro 30-40 secondi. Segue un periodo di rilassamento muscolare generalizzato, durante il quale si può avere perdita di urine (enuresi) e feci, poi uno stato semicomatoso. Il paziente riacquista coscienza, più o meno rapidamente, ma può rimanere in uno stato confusionale anche per qualche ora. Per 5-15 secondi, senza però cadere o compiere movimenti involontario. Il ritorno alla normalità è altrettanto rapido e senza strascichi confusionali, per questo motivo può anche passare inosservata. Colpisce quasi esclusivamente i bambini, l’esordio avviene tra i 4 e gli 8 anni, e gli adolescenti. Assenze atipiche Attacchi generalizzati ma difficili da classificare: la perdita di coscienza dura più a lungo che nelle assenze. Il ritorno alla normalità è lento.
Crisi miocloniche:
Brevi e improvvise contrazioni muscolari, che possono interessare una parte o tutto il corpo, causando bruschi movimenti solo in alcune parti del corpo.
Crisi atoniche :
Perdita del tono muscolare con caduta a terra con i globi oculari deviati verso l’alto e diminuzione della coscienza.