che cosa è l'epilessia

Per crisi epilettica (dal greco epilambànein, essere colti di sorpresa) si intende una modalità di reazione del sistema nervoso centrale ai più diversi stimoli (febbre, disendocrinie, alterazione elettrolitiche, ecc.). Essa consiste in una manifestazione clinica, che modifica in maniera evidente il comportamento della persona, ad inizio e fine improvvisi. Una crisi epilettica può essere un evento del tutto casuale nel corso della vita di chiunque. Per parlare di epilessia o di malattia epilettica occorre che le crisi epilettiche siano abituali, cioè si presentino cronicamente. Sotto il termine unico e generico di epilessia vengono raggruppate condizioni cliniche estremamente diverse tra loro per evoluzione e gravità. Le epilessie si suddividono in “piccolo male, grande male”.                        

Riguardo all’eziologia le epilessie vengono, poi, distinte in lesionali e idopatiche, intendendosi per lesionali quelle epilessie che sono sintomo di un danno strutturale del cervello e per idiopatiche quelle epilessie che non sono legate ad una lesione cerebrale, ma, come dice la parola, che dipendono da loro stesse (dal Greco "idios": se stesso). Per le epilessie idiopatiche si suggerisce un’interpretazione estensiva dell'aggettivo “idiopatico” includendo in esso il concetto di eredità, predisposizione geneticamente indotta, età-dipendenza e “overlap” tra differenti tipi di epilessie generalizzate e parziali nella stessa famiglia e anche nello stesso paziente in età differenti.

Per quanto riguarda l’evoluzione, la gravità, e la prognosi le epilessie, siano esse generalizzate o parziali, lesionali o idiopatiche possono essere benigne o farmaco-resistenti. Correntemente epilessie benigne sono quelle sindromi epilettiche che in assenza di lesioni cerebrali hanno una prognosi buona, che rispondono alla terapia con la cessazione delle crisi, che non si accompagnano a deficit intellettivi e che consentono una vita di relazione e lavorativa normale. Esse rappresentano il 75-80% di tutte le epilessie. Tra di esse una buona quota (35-50% secondo le diverse casistiche) va incontro a completa guarigione, intendendosi per guarigione assenza di crisi in assenza di terapia. Farmaco-resistenti sono le epilessie che resistono al trattamento farmacologico. Verrebbe spontaneo considerare le prime non invalidanti e le seconde invalidanti. Di fatto le cose non stanno esattamente così. Vi sono, infatti, epilessie farmaco-resistenti nelle quali una corretta terapia, pur non togliendo del tutto le crisi, le riduce nettamente rendendole rare se non quasi occasionali, mentre vi sono epilessie farmaco-resistenti nelle quali la terapia, per quanto corretta, non è in grado di ridurre minimamente la frequenza delle crisi.

le persone possono avere ciò che vogliono ma non volere ciò che hanno ....

Il dubbio è l'origine della saggezza.

Un uomo che teme di soffrire soffre già di quello che teme.

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